sabato 22 dicembre 2007

Bisogna credere

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Può essere buio il cielo
come può essere il mare in tempesta
possono franare i monti
e dilagare i fiumi
tutto è possibile a questo mondo
l'importante è credere...
che il cielo si rischiari
che il mare si calmi
che i monti e i fiumi
rimangano tali e quali...

Tempo di funghi

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Nella stagione che pioggia e sole
si compongono frammisti
folta è la schiera di gente appassionata
che parte alla ricerca dei tesori ben nascosti
che stan nei boschi.!
E canto volentieri queste rime
a tutta quella gente che al sorgente sole
incamminar li vedi con la speranza in cuore
di ritrovare per scopi fini tanti bellissimi porcini.!
Poca è l'importanza se al calar del giorno
ti senti stanco e magro è il tuo bottino
rimane sempre la speranza di ritrovarlo...
(magari in sogno un bel porcino)

Giganti e nani

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Cristalli di felicità
scendono dal cielo
correnti uomini con braccia aperte
ricevono...
sono giganti...
Ai piccoli nani
i pochi cristalli rimasti
e a qualcuno
nemmeno un cristallo.

L'attesa

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Non importa aspettare
se l'ascoltare poi... ti dona
deluso rimani se l'attesa è vana
rimurginando pensi
se giusto può essere desistere
oppure insistere..!
risposta sola viene
rifacendoti a un veccho detto antico
(chi la dura la vince)
altrimenti sei finito...

Un nodo

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Affannoso il respiro
e fatica trovi
nell'essere tuo esprimendo voce
un nodo ti blocca l'arsa gola
e il scendere e salire
non vale deglutire...
l'essere tuo prova
forse troppo spesso...
il nodo.

Suona la tromba

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Suona la tromba del mattino
e nulla vale, far finta di niente
ripete ancora... fin quando la mente
già si schiarisce del velo che fù
stavi sognando dei limpidi cieli
la tua casetta... il tuo lettino
la fidanzata col suo visino,
ed un sospiro -tù- mandi giù
suona di nuovo la tromba al mattino
e ti riporta nel vivo del dì
vita che segna col suo destino
che il militare si sveglia così...

Non è pazzia

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Sprazzi di pazzia
durante il giorno di lavoro avviene
velata o appariscente
il da solo parlare, come forma solitaria esprimi
ma poi ti accorgi dell'osservare altrui
ti fermi...
giocherellando o canticchiando
trasformi il tuo dire
sprazzi di pazzia forse voluta;
per arginare la monotonia del lavoro
continua, incessante opprimente...
poi...
finalmente arriva la sera
ritorni normale... o no.?

Umore due

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Il tetro e grigio cielo
l'idee tue confonde
e velato vedi il mondo
come infecondo pensiero
ora...
l'azzurro del cielo riprende;
Sole.!
il vagheggiare tuo ispira...
nuova speranza di vita.

Perchè.?

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Nasce un uomo
e un raggio di sole
si ruba per donarlo a questa nuova vita.
E gioisci, e pensi
quanta felicità futura...
Poi dopo... negli anni avvenire ti ricredi
e fumoso già sembra il tuo cammino
e ancora dopo, verso il finale,
come fiume che depone acque
adagiate e ferme, senza sussulti.

Deportato

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Il volto tuo non si vede
la lingua che parli non ha frontiera
il tuo sesso non conta
un essere indefinito rappresenti;
sei un deportato...
non tieni vestiti che ti coprono
non puoi nutrirti, come lo stomaco tuo reclama
sei un deportato...
nemmeno ti è concesso di pregare
ma a chi poi? se nessuno ti ascolta,
sei un deportato...
tu sei un essere invisibile
che cerca affannosamente se stesso e non si ritrova
in attesa... che qualcuno riuscirà a farti rivivere
solo allora potrai dire...
(eri un deportato)

Pioggia

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Buio diventa il cielo... e nuvole
che avvicinare fanno, la pioggia
l'umore cambia
al primo gocciolar di pianto
poi... scrosciante frammista a vento
cateratta s'apre...
trasformando l'essere tuo
in veloce ricerca di un rifugio
che meditando ti fa cercare...
orizzonti limpidi

Un colore, tanti colori

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Avevamo vent'anni, ed eravamo in pochi
poi diventammo tanti, tanti come un solo fuoco
le sterpi contorte e di spine coperte
bruciarono in solo momento
disperdendo al vento cenere nera
tanti anni son passati
da questa cenere nera
nuovamente spuntano esseri immondi
di quel colore che nessuno confonda
fra i colori più belli che natura diede.!
I colori dell'arcobaleno, che allora come oggi
ancora devono brillare.!

tu non sarai più uomo

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Tu non sarai più uomo.!
quando le tue mani
stringeranno un fucile
quando la tua voce,
osannerà chi domina
quando i tuoi occhi
non riusciranno più a vedere
l'azzurro del cielo
i verdi prati, il sorriso di un bimbo
Tu non sarai più uomo.!

Vecchio e stanco

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Sono vecchio e stanco
e trascino gonfie caviglie
sono un vecchio deluso
che trascina un cuore pesante
- non chiedetemi di più -
quel poco che avevo ho dato
ora non chiedetemi di più
sto aspettando la lunga notte

Il nostro pianeta

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La terra gira ancora
ma non come in passato
il lento suo girare pian piano si e trasformato
ora gira e poi si ferma
sussulta e poi riparte, il mondo stà invecchiando
rifiuta la sua parte
la parte che compete, ad un vecchio stanco mondo
è quella di girare
con lento passo tondo
dipende da noi tutti
non inquinare il mare, non scatenar le guerre
le bombe non lanciare
il vecchio mondo allora, sorriderà contento
girare come prima
farà in un sol momento.

Umore

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Spesso ti ritrovi,
la, dove natura insegna vita
festante o pigro, stanco o gioioso
e li... si rivela ombroso e gaio il tuo pensiero
e i passeri, e le piante tutte
cambiano spesso fisionomia.
Ora un fruscio d'ali
sembra arpa che vibri
ora si tramuta quasi, in sgradevole suono,
ora le piante germoglianti al sole
sfiorate da rugiada,
non hanno più splendore.

Amore mio

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Appena ti vidi;
subito, potrei chiamarti amore
un desiderio irresistibile mi avvince
e finchè non sarà placato, continuerò
sempre, a chiamarti amore
finchè avrò respiro
finchè la mia voce avrà tono
finchè le mie forze lo permetteranno,
continuerò a chiamarti amore!
poi pian piano, quando le mie stanche membra
chiameranno il sonno,
sussurrerò ancora,
amore amore amore...

Passato e presente

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Sono passati più di trent'anni
e sono tanti
ma mai, nel ricordo passano gli anni
giovani e forti voi eravate
le vostre idee non sono mutate
il vostro spirito di libertà
freme nei giovani come riscossa
che forte, cantano bandiera rossa.!