domenica 27 aprile 2008

All'Alba

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Rumori assordanti di camion
nelle prime ore del mattino...
un vociare indistinto
dapprima si trasforma, s'infittisce,
poi: parole sempre più chiare
viva i Partigiani
viva la Resistenza
e fiori;
tanti fiori per le strade della grande Milano
che si ridesta vestita a festa.
Bravi! evviva!
si sente ancora
"è l'alba del 25 aprile"
tra tanta gente allegra,
c'è qualcuno che s'asciuga una lacrima.!

Vecchio Partigiano

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Dove vai, rasentando i muri della città
sembri assorto in pensieri lontani,
forse stai ricordando la tua gioventù,
i tuoi vent'anni,
anche allora rasentavi i muri imbracciando un fucile,
qualcuno vestito di nero
voleva impedirti di realizzare i tuoi sogni.
Qualcuno voleva impedirti
che altri uomini, altre donne, altri bambini
vivessero in un mondo diverso
fatto di lavoro, di benessere, di felicità
non so se oggi si possa dire
che tutto si sia realizzato..
ma i sogni restano
e quelli nessuno potrà toglierteli
vecchio partigiano.

Fratello

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Mi sono cadute copiose le lacrime
quando ho saputo
che mani nemiche ti hanno trucidato
lacrime di dolore e di sdegno,
lacrime diverse,
che non sapevano di sale come quando
da bambino le assaporavo copiose
fino agli angoli della bocca.
Avevano un sapore strano, mai sentito
sapore amaro!
tu più non c’eri fratello..
e quelle lacrime
le ricorderò sempre.!